lunedì 22 ottobre 2012

Guacamole

Destinazione Messico. Sarà per "colpa" di tutte le ultime letture a zonzo per questa terra di contrasti, vivacissima e povera, fiera e polverosa, ma la scelta per la ricetta settimanale dedicata alla categoria dell'altrove è ricaduta sulla famosa salsa azteca. Già, perché come al solito non ci siamo inventati niente, al massimo abbiamo arricchito di sapori qualcosa di antichissimo, reinventandolo. 

Da informazioni raccolte un po' ovunque sul web, pare che gli antichi abitanti della Valle del Messico fossero soliti preparare il Guacamole (che vuol dire proprio salsa di avocado, dall'unione delle due parole Ahuacatl e Molli, un incrocio di spagnolo e antico dialetto azteco), semplicemente con il frutto ben maturo, il succo del lime e sale. Controversia sull'uso o meno del pepe, in quanto pare che il pepe nero fosse allora sconosciuto sebbene non escludo potesse esisterne una variante locale. Mi è riuscito difficile accertarmi sull'uso esatto degli ingredienti originali, soprattutto perché nel tempo la salsa si è arricchita di odori e spezie, adattandosi forse a successive contaminazioni o semplicemente alla voglia di cambiare e avvicinare il palato a sapori più piccanti. Tant'è che il peperoncino è diventato un "must" di questa salsa messicana, purché sia peperoncino jalapeños - piccantissimo! Il peperoncino che ho utilizzato io è invece "de casa mia", raccolto dall'orto e fatto seccare in cucina. Non è la stessa cosa, ma pur avendo girato diversi negozi etnici (dall'indiano all'africano) e avendo setacciato il reparto ortofrutticolo dei vicini supermercati, non sono riuscita a trovare 'sto benedetto jalapeños e ho dovuto mio malgrado ripiegare sul suo cugino italiano. 

Perché - divagando un po' - il bello delle ricette dal mondo non è solo il cimentarsi con sapori nuovi e insoliti ma anche l'attenta e paziente ricerca degli ingredienti, quel prezioso ficcare il naso dentro negozi nei quali si è sempre pensato di dare un'occhiata e sentirsi - piacevolemente - stranieri in casa propria. Citando l'ultimo libro letto:

Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima.
(Fulvio Ervas)

Io credo di essere partita per il Messico diversi mesi fa, quando ho incrociato le parole di Pino Cacucci e me ne sono lasciata catturare. Il viaggio continua e si arricchisce di altre percezioni sensoriali, in attesa di mettere un giorno piede in quella terra piena d'incanti e allo stesso tempo aspra, selvaggia, combattiva. 




Ingredienti:

1 avocado maturo
1 lime
1 pomodoro pelato
1/2 cipolla
2-3 peperoncini
semi di cumino (o cumino in polvere)
sale


Come suggerito poco fa, l'avocado deve essere ben maturo (ma non terribilmente molle!), tanto da potersi scavare con un cucchiaino. Consiglio inoltre di schiacciare preventivamente i semi di cumino in modo da permettergli di rilasciare l'aroma e di amalgamarsi meglio al resto della salsa. Personalmente preferisco sempre utilizzare i semi interi e lavorarli a mio piacimento che adoperare le polveri. In parte per una questione estetica, in parte perché mi piace maneggiare le erbe e le spezie, toccarle e annusarle come fossero appena colte. E poi diciamolo, sono davvero belle, ognuna con la sua forma e le sue piccole imperfezioni.

Per fare le cose fatte davvero bene, vi occorre un mortaio. Accessorio antico e mai fuori moda anche nelle cucine più all'avanguardia. Ovviamente nulla vi vieta di schiacciare l'avocado con una forchetta dentro un recipiente di plastica. Sappiate però che gli Aztechi disapproverebbero, loro utilizzavano il molcajete (il mortaio, appunto) e credo che i puristi del basilico fatto in casa a colpi di pestello ne sappiano qualcosa.

Tagliare a metà l'avocado, estrarre il nocciolo e scavare la polpa con un cucchiaino. Lavorarla nel mortaio fino a ridurla in una purea cremosa. Aggiungere il pomodoro fatto in pezzi, la cipolla tritata, il succo del lime, i semi di cumino schiacciati, il sale e i peperoncini tagliati a coltello. Continuare ad amalgamare e far riposare il composto per una mezzora in frigorifero prima di servirlo. L'accompagnamento ideale ovviamente è dato dalle Tortillas, che vi consiglio di acquistare nella versione non esageratamente salata - tipo patatina fritta.

Non so dirvi se mi sono avvicinata all'orginale, considerando che altre varianti della stessa ricetta prevedono l'aggiunta di aglio e coriandolo fresco. Inoltre non ho mai assaggiato un Guacamole messicano e quindi devo affidarmi esclusivamente al mio palato: sapore fresco, pungente, dolce. Sicuramente insolito. Ma una tortilla tira l'altra ed è finito tutto. 



2 commenti:

  1. Eh come è vera quella frase lì. E quanto è più intenso e appassionato il viaggio del "prima", rispetto a quello in cui metti effettivamente piede in un luogo.
    Il reperimento di prodotti introvabili è uno degli sport che preferisco: un modo, anche quello, di viaggiare verso terre sconosciute ma meravigliosamente a portata di mano, se solo ci si arma di un pretesto o si libera la mente per poter partire!
    Non credere che sia passata indifferente davanti al tuo precedente salame di cioccolato, è che con lo smartphone io litigo e basta: allora magari leggo, clicco su commenta, scrivo, riempio pagine vrituali pigiando maldestramente sui cristalli liquidi e quando vado per licenziare il tutto...mi si cancella!!!!Tu non sai la frustrazione! ma siccome so de coccio io del salame di cioccolato ti parlo pure qua, nel luogo deputato al guacamole che in verità, devo confessarti, proprio non...è l'avocado forse a non convincermi. ma devo assaggiarlo da solo per decidere che sia proprio quello a disturbarmi di questa salsa.
    Insomma devo sperimentare! e mi hai dato lo spunto per farlo, perchè con questo dubbio di certo non posso restare e questa salsa del resto, va detto, l'ho assaggiata un'unica volta in cui magari non era fatta nemmeno bene.
    è ora di andare a verificare approfondendo la questione...
    ti saprò dire!
    tanti bacioni giulia e buona giornata!

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  2. Il guacamole ha in effetti un sapore insolito. Non so definirlo neanche io. Tra il dolce della cipolla e l'aspro del succo di lime. Insolito, si, non mi viene in mente un altro aggettivo per dirlo!!! Con le tortillas anche molto sfizioso secondo me.

    Ogni tanto smanetto anch'io con i cristalli liquidi dell'Iphone, ma non riesco a trovarmi molto a mio agio. Faccio ancora parte della generazione jurassica cresciuta a tastiera e pc, con tanto di fili intrecciati dietro la scrivania...Ormai un reperto archeologico, ma tuttavia pieno del suo fascino.

    Oh, quando darai un'altra possibilità al guacamole fammelo sapere, voglio essere informata e conoscere tutti i retroscena!!!

    Un bacione e buona giornata anche a te

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