domenica 8 gennaio 2012

La Besciamella

Proprio lei, la Regina delle Salse. Immagino che molti food blogger ne abbiano abbastanza di leggere post sulle tecniche di preparazione della salsa besciamella, soprattutto i food blogger più navigati che sono già oltre nell'eplorazione di nuovi sapori...

Questo sembra quindi il momento giusto per confessare l'inconfessabile: ho sempre utilizzato la besciamella già pronta. Cosa mi ha fatto cambiare idea? Forse la voglia crescente che anch'io, da un po' di tempo a questa parte, ho di sperimentare. Ma soprattutto la curiosità di sapere cosa mangio e come viene preparato e se c'è un modo per farlo più buono che non sia quello pronto per l'uso che le esigenze a volte c'impongono.

Le esigenze. Già. Piccola digressione sulle esigenze reali o presunte tali.

Guardo scarsamente la televisione perché quando ho del tempo libero preferisco fare altro. Ma da quando ho MOLTO tempo libero, mi capita di "addivanarmi" con il telecomando in mano e fare zapping. Dico "fare zapping" perché guardare la televisione è seriamente impossibile. Tranne qualche raro programma o qualche film decente non trasmesso alle 02:00 del mattino (una svista nel palinsesto?) il resto è solo pubblicità e mondezza. Nella migliore delle ipotesi solo pubblicità, che scatta all'unisono su tutti i canali e quindi anche lo zapping diventa un'operazione un po' inutile. Al massimo si può passare dalla pubblicità che reclamizza un nuovo rivoluzionario spazzolino a quella di una macchina che evita un riccio per strada. Ma le migliori restano quelle dei farmaci. In un intervallo si possono contare dalle cinque alle sei pubblicità di rimedi contro: tosse, mal di testa, diarrea, bruciore di stomaco, mal di schiena, febbre, micosi...(mi sfugge qualcosa?)
Mi viene da pensare che l'Italia sia un paese di ipocondriaci che al primo soffio di vento per precauzione ingeriscono tonnellate di anti-virus di ogni sorta.

Il concetto che la salute è a portata di mano lo trovo falso e insopportabile. Non ci si può più ammalare perché anche in questo caso le esigenze non ce lo permettono. Troppi impegni, troppo lavoro, troppo di tutto in un tempo che non basta mai. E allora ecco la pillola magica, la medicina solubile, il farmaco sintetico che risolve il problema. Il tutto in pratiche confezioni tascabili che nelle pubblicità le amiche si scambiano come se fossero rossetti.

Ma che c'entra tutto questo con la besciamella pronta? Anche la besciamella, come altri alimenti precotti, lavati (ma sappiamo davvero come?), tagliati, conditi...sono prodotti da scaffale fatti ad hoc per le nostre "esigenze". Ma forse se mangiassimo in maniera più sana, se dedicassimo più tempo alla cura della persona (che non sia un rifarsi lo smalto o la tinta ai capelli), se fossimo più scrupolosi nei nostri acquisti (e forse se lavorassimo di meno e con meno stress) avremmo anche meno bisogno di pillole e rimedi veloci contro mali passeggeri che il corpo sa già benissimo da solo come affrontare.

Si dice che la praticità faccia risparmare tempo, mi chiedo allora quel tempo che risparmiamo nel fare una besciamella o nel curarci il mal di gola con una pasticca invece che lenirlo con una tisana, come venga mai speso.

Se potessi andrei a mungermi il latte per il mio consumo giornaliero, purtroppo non ho una mucca parcheggiata in giardino e devo accontentarmi dei "latti" per la maggior parte uguali dei supermercati. Come diceva Terzani: c'è il latte a lunga conservazione, il latte intero, quello parzialmente scremato...ma il latte della mucca, dov'è?

Da un po' di tempo a questa parte mi sto lasciando alle spalle il confezionato, il precotto, l'imposto da un mercato che ci vuole tutti allineati alla cassa. Ci provo, per quel che posso, e ogni giorno guadagno qualcosa. Ieri ho guadagnato la mia prima besciamella fatta in casa.

Ingredienti:

100 g di burro
100 g di farina
1 litro di latte
noce moscata
sale

Far sciogliere il burro in un tegame. A fuoco spento aggiungere la farina setacciata e amalgamare. Accendere nuovamente il gas e continuare a mescolare facendo cuocere la farina con il burro finché non diventi di un colore dorato ma facendo attenzione a non farla attaccare al tegame. Togliere nuovamente dal fuoco e aggiungere il latte. Mescolare e far riprendere il bollore aggiungendo al composto un pizzico di sale e una grattata di noce moscata. Continuare la cottura fino alla consistenza desiderata, che può essere più o meno morbida a seconda delle successive aggiunte di latte o farina: latte per renderla più morbida, farina per renderla più consistente.

Differenze con quella comprata? Una besciamella morbida e profumata pronta in pochi minuti e subito spalmata sui miei cannelloni fatti in casa...

4 commenti:

  1. Brava!! Un guadagno molto prezioso! Perchè sì, hai ragione: il corpo sa già perfettamente cosa vuole e di cosa avrebbe bisogno...se solo fossimo capaci di ascoltarlo, è ovvio.
    Ti confesso che anche io ricorro alla besciamella pronta, per quella volta l'anno che la utilizzo.
    In particolare la metto sulla lasagna e di solito per il pranzo di santo stefano che tocca a me cucinare per tutti! poi stop per tutto il resto dell'anno salvo rarissime eccezioni... Siccome poi non mi piace nè per sapore nè soprattutto per consistenza, la diluisco con del brodo caldo...
    Quanto alla pubblicità in tv ce ne sono alcune che ti urtano per il martellamento costante che operano su chi incautamente guarda la tv in certe fasce orarie: sono a ripetizione, sempre le stesse, sempre più martellanti e invadenti.
    E prova a far caso (se già non l'hai notato, ma penso proprio di sì) in che fascia oraria sono concentrate le pubblicità contro diarrea, cumuli di muco, dentiere che ballano e creme per i pruriti intimi?
    L'ora di pranzo e di cena, ovviamente, quando stai per gustare il primo boccone della tua cena e ti trovi faccia a faccia con l'immagine di bronchi costipati di "vermetti" blu!
    Che mondo!
    Baci, buona settimana

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  2. Ciao Luna,
    hai perfettamente ragione...i pranzi e le cene sembrano essere i momenti prescelti per i rimedi corporali, inopportuni più che mai mentre si sta portando del cibo alla bocca!!!

    La besciamella non ha esattamente un sapore, su questo sono d'accordo, ma dipende anche in che modo viene preparata. Io ho usato la noce moscata, mia madre per esempio usa la scorza di limone. In questo modo assume un aroma che sicuramente contribuisce al sapore generale del piatto. Ti consiglio di usarla anche con le verdure quando le fai gratinate al forno: finocchi, cavolfiori, zucchine...sono squisiti!!!

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  3. Ben fatto, Betelgeuse.

    Mi sono riconosciuto anch'io. Stesso inconfessabile vizio: ho sempre usato la besciamella confezionata. Per le lasagne, il ragù rigorosamente fatto a mano, addirittura col pezzo di carne intero, cotto tipo arrosto e poi solo alla fine tritato, da cotto, per avere un macinato ancora più fine. Ma la besciamella no.

    Adesso, con la tua ricetta, la prima volta che mi servirà, proverò a farla io. Con il latte della mucca, quello vero e intero, che per fortuna a Cuneo si trova ancora, ed il burro saporito del contadino, fatto nella zangola, non quelle pallide imitazioni da supermercato.

    E poi ti dirò della differenza di sapori, per non parlare del piacere di averla fatta io!

    Ciao, a presto,
    HP

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  4. Eh no, caro Pigeon...non puoi mica lanciare qui sul tagliere il burro saporito del tuo contadino e lasciarmi con la bavetta alla bocca...
    Ti dirò che anche io avevo un contadino, uno di quelli originali con le unghie nere e l'accento campagnolo. Poi è finito dentro (uso illecito di ricotte) e così si è conclusa la mia storia d'amore con le vere forme di formaggio.

    Interessante il tuo ragù...arrostito e poi tritato. Non l'ho mai sperimentato...un po' come il latte vero della mucca. Sob.

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