giovedì 8 novembre 2012

Rösti di patate e porri al curry

Il Rösti è una ricetta della cucina Svizzera ma la si ritrova "ovviamente" in diversi luoghi montani. Patate che sfrigolano nel burro fanno venire in mente senza dubbio luoghi freddi e alpini e magari anche un caminetto acceso e tanto altro cibo calorico a fare da accompagnamento. La mia stagione è decisamente l'inverno, non c'è niente da fare. O forse amo molto i cambi di stagione, che essendo una rarità di questi tempi di allarmante riscaldamento globale, cerco di godermi fino all'ultimo giorno. 

Complice anche la mia rinnovata fiducia nel futuro - come un lavoro può cambiare la prospettiva delle cose - in questo periodo sto riempiendo le mie giornate di tante piccole cose: un'amicizia ritrovata, la voglia di tornare a studiare, un corso d'inglese, tante tante ricette, libri impilati sul comodino, una bicicletta rossa tornata come nuova...e, chissà, un corso di cucina che ogni anno rimando pensando di non essere "pronta" e la convinzione - alla fine di tutto - che non si è mai pronti per  nulla ma che soprattutto non c'è bisogno di esserlo.

Ho servito il mio rösti come antipasto anche se tradizionalmente è un contorno da servire accompagnato da carne o verdura. La mia versione è presa da un libro di ricette vegetariane ed ha una nota speziata data dal curry.

Ingredienti:

600 gr di patate
1 porro
2 cucchiai di curry
burro
sale
olio

Lessare le patate al punto che infilzandole con una forchetta risultino tenere ma ancora consistenti. Sbucciarle e grattugiarle (io le ho schiacciate ma voi non fatelo, il vero rosti vuole le patate grattugiate!) raccogliendo il composto in una terrina. Aggiungere il porro tagliato sottilmente a rondelle (e privato della parte verde), salare e aggiungere il curry. Amalgamare bene e intanto sciogliere un quadretto di burro in padella, distribuirvi uniformemente il composto di patate lavorato e schiacciarlo bene con una paletta di legno. Quando inizierà a formarsi una crosticina, girate il composto dall'altro lato e fate cuocere altri dieci minuti. Sformare su un piatto da portate e servire anche dopo qualche ora: a temperatura ambiente è ancora più buono.


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