mercoledì 6 giugno 2012

Creme Brulèe

Con questa ricetta partecipo al contest di Max, Un coccio al mese per 12 mesi, proponendo la mia terza ricetta. A maggio purtroppo ho saltato l'appuntamento con il contest, è stato infatti per me un mese fin troppo buio e chiuso e anche il blog ne ha risentito. Non so se per compensare l'incapacità di dirmi, ma nello stesso periodo ho cucinato molto e con molte soddisfazioni. 

Pensando ad una ricetta adatta al coccio, mi sono ricordata di non aver ancora pubblicato il mio esordio con la Creme Brulèe. Questo succedeva prima che comprassi la pratica pistoletta per fare il caramello e mi sono dovuta quindi adattare al grill del forno. 

Confesso che non vado particolarmente in visibilio per i dolci prettamente composti da uova, soprattutto se si tratta di dolci al cucchiaio. Con l'uovo ho un rapporto conflittuale, perché mi piace molto - soprattutto trasformato in frittata - ma ho una sorta d'insofferenza per il suo odore e anche per il retrogusto che lascia in alcune preparazioni come la Creme Brulèe, lo zabaione e la stessa crema pasticcera (che infatti aromatizzo sempre al limone per questo motivo, oltre per il fatto che mi piace il limone...)

Da bambina invece mangiavo spesso l'uovo alla coque e ricordo perfettamente il mio portauovo a forma di cagnolino dipinto - non so se mi piacesse più l'idea di mangiare l'uovo in quel modo o l'uovo stesso... Oggi non riesco neanche ad avvicinarmi ad un uovo che non sia assolutamente sodo o che non abbia l'albume stracotto (quando lo preparo al tegamino mi piace aspettare fino a che non si formi quella sottile e gustosa crosticina intorno...).

Comunque per la mia Creme Brulèe mi sono servita di materia prima di sicura qualità (fornitami dalle cinque allegre gallinotte allevate dai miei genitori) che in un dolce come questo credo sia il sine qua non senza il quale sarebbe meglio mangiarsi un Valsoia.
L'ho preparata in delle ciotoline di finto coccio (ehm, si...) "prese in prestito" dalla credenza di mia madre. Mi sono affidata - come prima volta - alla classica ricetta trovata su Giallo Zafferano.

Questo invece il banner del contest:


Ingredienti:

8 tuorli d'uovo
125 ml di latte
500 ml di panna fresca
130 gr di zucchero
1 baccello di vaniglia

Tagliare per il lungo il baccello di vaniglia e metterlo in un recipiente insieme al latte e la panna portando ad ebbollizione a fuoco basso. A parte mescolate i tuorli con lo zucchero SENZA USARE LE FRUSTE ma semplicemente aiutandovi con una spatola di legno. Una volta che il composto sul fuoco abbia raggiunto il bollore, eliminare il baccello di vaniglia e versare a filo nel composto di uova e zucchero continuando a mescolare dolcemente. Una volta amalgamati bene i due composti, versare il contenuto in sei pirofile mono porzione (a me ne sono bastate quattro perché erano discretamente larghe!). A questo punto scaldare dell'acqua sul fuoco e porla in un tegame in cui disporre le pirofile a bagnomaria. La quantità d'acqua deve essere circa di due dita (ovvero deve coprire circa 1/3 delle pirofile). Cuocere per circa 50 minuti a 180° o a forno leggermente più basso se usate quello elettrico. Una volta sfornate lasciatele raffreddare. Alla fine cospargete ogni pirofilina con lo zucchero di canna e caramellizzatelo con l'apposito attrezzo (molto pratico!) o sotto il grill del forno. Nella parte superiore deve formarsi una crosticina, il guscio croccante che racchiude la morbida crema... Amélie ne sapeva qualcosa!


6 commenti:

  1. Pensa che anche io ho quasi lo stesso conflitto con le uova...e da piccolo li rubavo nei pollai (discolate di bambini) e li bevevo crudi... Ottima la creme, mi piace alla fine è un'ottima preparazione molto piacevole a gustarla. Grazie cara per la ricetta e buona giornata, ciao.

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    1. Ciao Max! :) Questa volta ho pensato di partecipare con un dolce, ogni tanto ci vuole dolcezza :)
      Buona giornata a te!

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  2. Ho il tuo stesso rapporto conflittuale con le uova: mi piacciono solo trasformate in frittata e magari confuse fra carciofi, patate o altri ingredienti.
    Ma ne soffro l'odore anche successivamente sulle stoviglie, bicchieri in particolare, nonostante trucchi e trucchetti messi in atto per mandarlo via.
    Ricordo uno dei tanti bimbi cui ho fatto da tata che adorava l'uovo alla coque...mentre io mi trattenevo dal fare facce di disgusto quando ci affondava i pezzetti di pane casereccio emettendo gridolini di gaudio: il giorno della settimana deputato all'uovo era quello che detestavo..anche perchè trattandosi di un bimbetto di 2 anni tra bavaglino, seggiolone e vestiti (suoi e miei) quest'uovo finiva un po' ovunque..
    Ma trovo bellissimo che tu possa disporre di uova freschissime direttamente dalle galline dei tuoi genitori! Sai che sapore i dolci! E questa creme brulèe deve essere squisita.
    I miei complimenti anche per l'attrezzino apposito da vera professionista! Siamo un pezzo avanti signora mia (io mi arrangio ancora col grill)!!!
    Bacioni, buona giornata cara Betel!

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    1. L'odore di uovo su piatti e bicchieri è qualcosa che riesce a farmi passare l'appetito...In genere aggiungo una goccia di varecchina alla saponata e il metodo risulta efficace, ma devo farlo di nascosto perché c'è chi non gradisce e quindi a volte sono condannata a lavare e rilavare le stoviglie fino a non sentire più l'odore di uovo!!!

      ...si, emh, coff coff, mi sto perfezionando cara...anzi...mi sto tecnologizzando! In verità mi piace l'essenziale in cucina e questo vale anche per quanto riguarda gli accessori, ma il "caramellizzatore" è stato una manna!!! Velocissimo e pratico, te lo consiglio!

      Ma vogliamo parlare del tuo boom dolciario? Oh, se apri una pasticceria io voglio almeno stare alla cassa...

      Un bacione! :) smack!

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  3. Bellissima la tua creme brulèe, l'adoro, pur non avendola mai preparata. Prendo nota della tua ricetta e quando deciderò che è ora di prepararmi di nuovo qualcosa di molto calorico la farò.
    Io al contrario di te non ho nulla contro il sapore delle uova, anzi mi piacciono tutte quelle preparazioni cremose a base di uova. Purtroppo però io non ho la fortuna di usufruire delle uova di gallina allevate in famiglia. Ciao cara, ti auguro una buona domenica

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    1. ...restando in tema di uova, ho provato oggi a fare la tua ricetta del claufotis alle ciliegie ma...non so, è la mia prima volta con questo tipo di dolce, mi chiedevo se dentro deve rimane molto morbido oppure deve assumere la consistenza del ciambellone...perché sono rimasta scettica sul risultato che ottenuto e non so dove ho sbagliato!!!

      Un bacione e buona domenica a te!!!

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