sabato 18 agosto 2012

Caponata di verdure in bianco con patate e pane bruscato: La Commedia è Servita


If you want to sing out, sing out
And if you want to be free, be free
'Cause there's a million things to be
You know that there are

Cat Stevens

Da “grande” voglio essere come Maude. Ecco cosa penso ogni volta che guardo questa brillante commedia dei primi anni Settanta e immagino la mia vecchiaia. Ma, senza andare troppo lontano, vorrei essere già adesso come Maude e avere il suo spirito, la sua energia e quell’amore incondizionato per le cose che crescono.

Dammi una V dammi una I dammi una V dammi una I: VIVI

Maude mi ricorda due donne della mia vita molto importanti: le mie nonne. So che dentro di me c’è tanto di entrambe, sebbene sia difficile esprimerlo o comprenderlo fino in fondo. Allo stesso modo mi piace pensare che dentro di noi – ciascuno di noi – ci sia una parte di “Maude”, quella voglia e quel coraggio di vivere fatto di tante cose, semplicemente inesprimibili.

In questa commedia c’è un ragazzo, Harold, ossessionato dalla morte. E c’è un’arzilla e bizzarra vecchietta, Maude, ossessionata dalla vita. S’incontreranno un giorno e – infrangendo le Leggi dell’Amore (che stabiliscono chi si deve amare. E come. E quanto) – si ameranno. 
E’ difficile esprimere in parole tutto questo, anche se Cat Stevens ci è riuscito molto bene utilizzando la musica come strumento. Ancora più difficile esprimerlo in un piatto, un sapore, un odore. Ma non ho avuto più dubbi mentre, portando la forchetta alla bocca, ho sentito di aver trovato il modo per dirlo. Era tutto lì, in quel piatto. In mezzo ai peperoni e alle zucchine dell’orto, alla cipolla affettata finemente, alla melanzana fritta con olio e basilico e alle patate – croccanti e profumate di maggiorana e origano. I frutti della terra uniti da quella particolare forza che bilancia tutti gli opposti, nell’armonia dei sapori. Come in Harold e Maude, una commedia sulla varietà e la bellezza. Sulla perdita e l’incomprensione. Sulla paura. E la meraviglia. Poiché l’amore per la vita non ha età e non appartiene a nessuno in particolare: è l’insieme di ciò che siamo pronti ad accogliere dentro di noi senza pregiudizi e senza timori.


So che qualcosa – inevitabilmente – mi sfugge. Ma Maude è fatta proprio così, quando credi di aver compreso qualcosa di lei, ti sorprende con un nuovo sapore. Per dirla con parole sue, una volta che si ha la serie fondamentale, le variazioni sono infinite


Caponata di verdure in bianco con patate e pane bruscato
 

Ingredienti per due persone:

1 peperone giallo
1 zucchina grande
1 melanzana
1 patata
1 pomodoro san marzano
1/2 cipolla
2 rametti di maggiorana
1 rametto di origano
1 rametto di basilico
sale
olio
aglio
due fette di pane casereccio
 
Tagliare melanzana, zucchina, peperone e patata a cubetti non troppo grandi. Iniziare soffriggendo i cubetti di melanzana in un padellino con uno spicchio di aglio affettato e le foglie del basilico. Cuocere a fuoco vivace in modo che mantengano la croccantezza. Salare e tenere da parte. In una casseruolina sbollentare qualche minuto i cubetti di patata e ripassarli successivamente in padella con olio, sale, maggiorana e origano. In questo modo verrà a formarsi una gustosa crosticina mentre l’interno della patata resterà morbido. Portare quasi a cottura. Nella padella principale affettare la cipolla, soffriggere qualche minuto con olio e aggiungere i peperoni e  le zucchine dopo un breve intervallo di tempo. Salare e – quando le verdure saranno quasi cotte – aggiungere le patate e le melanzane tenute da parte. Per ultimo tagliare il pomodoro grossolanamente, farlo rosolare in un padellino con pochissimo olio in modo che venga abbrustolito. Incorporare al resto delle verdure, mescolare e lasciar riposare i sapori, in modo che leghino tra loro. 

In una padella antiaderente – o al forno – bruscare il pane e servirlo caldo insieme alle verdure.

Questo piatto per me rappresenta l’insieme, l’omogeneità e la straordinaria varietà delle esperienze umane, combinabili tra loro ma unite insieme soltanto dall’amore.



 Con questa ricetta partecipo al contest La Commedia è servita! del blog Andante con gusto di Pat, che ringrazio per la bellissima idea e la scelta inusuale del soggetto: è stata una vera sfida! Cosa aspettate a servire la vostra commedia?



5 commenti:

  1. Carissima, da dove comincio? Quando ho pensato a questo contest ho inevitabilmente fatto la lista mentale delle mie commedie del cuore e ho sperato ardentemente che qualcuna conoscesse Harold and Maude e ne parlasse o decidesse di usarla per questo gioco. La trovo qui da te e la cosa non solo mi commuove, ma mi sorprende, perché sono poche le persone che conoscono questo film e che lo amano. L'ho visto per la prima volta a 17 anni e la forza di Maude mi trascinò lontano per giorni. Ti ringrazio perché hai colto lo spirito di questo contest e lo hai fatto tuo con una ricetta che racconta così bene il film. Ti inserisco fra le commedie sofisticate. Hai ancora una opportunità per la commedia leggera. Se vorrai. Dimenticavo: Cat Stevens indimenticabile.
    Ti abbraccio e grazie ancora. Pat

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    1. Cara Patty, sono felice che il film abbia toccato anche le tue corde e ancora più felice che anche tu lo conosca. Quei mitici anni Settanta sembra siano finiti nel dimenticatoio, ma il loro messaggio, per me, è ancora intatto sebbene sia nata nei primi anni Ottanta! Raccolgo il tuo invito alla commedia leggera...ho già in mente il film , sto perfezionando la ricetta! Bellissimo contest davvero...

      Un abbraccio

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  2. Quanto ho adorato questa commedia, fin dal primo momento in cui la vidi, anche io a 17 anni, grazie ad un ex-ragazzo che non mi ha lasciato molto di sé, ma qualche film e della musica indimenticabile.
    Il film mi ha conquistata, ma mai come la tua caponata in bianco.. meravigliosa.
    E ora mi vado pure ad ascoltare Cat Stevens, così faccio il pieno!

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    1. Ciao Giulietta, grazie per il complimento e per l'ottimo gusto cinematografico. Non ho potuto fare a meno anch'io di andarmi a leggere la tua ricetta associata al film. La commedia che hai scelto è una delle migliori di questi ultimi anni, in cui sembra difficile far sorridere e riflettere insieme. Bella, commovente e...ruvida, come hai scritto tu.

      Un abbaccio e spero che parteciperai con un'altra ricetta!

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  3. Non ho mai visto questo film, ma tu me ne hai fatto venire una gran voglia!!! La ricetta è strepitosa, non aggiungo altro...

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