Nella mia hit parade culinaria, dopo la polpetta troneggia la ciambella. Ha per me il sapore dolce dell'infanzia, di quando andavo a scuola e mi era concesso - un solo giorno a settimana - questa leccornia.
Adoro ancora oggi lo zucchero che resta attaccato sulle labbra, la consistenza morbida e soffice dell'impasto e quella forma inconfondibile che accende immediatamente il desiderio del palato. Se la crostata è il dolce per antonomasia (a me fa questo effetto), la ciambella è la leccornia dell'adulto rimasto bambino, ancora capace di leccarsi le dita e sporcarsi di zucchero bianco.
La ricetta che ho preparato mi è stata data da mia zia, bravissima cuoca che non consulto mai abbastanza! La ricopio quindi fedelmente da un foglio di carta dalla bella grafia, come mi capita raramente di vedere in questi ultimi tempi di fogli virtuali battuti da una tastiera...
Ingredienti
500 gr di farina
500 gr di patate lesse
3 uova
3 cucchiai di zucchero
50 gr di burro
buccia grattugiata di un limone o di un'arancia
1 bicchierino di strega (o maraschino)
1 cubetto di lievito di birra (25 gr)
olio di semi per friggere
zucchero semolato per decorare
Impastare la farina con le patate schiacciate, il lievito spezzettato o sciolto in un po' d'acqua tiepida, le uova battute con lo zucchero e tutti gli altri ingredienti. Formare le ciambelle lavorando l'impasto con le mani e lasciarle lievitare un'ora per parte. Infine scaldare l'olio di semi e friggerne tre-quattro per volta. Una volta scolate, lasciarle qualche minuto su un foglio di carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso. Passarle infine nello zucchero semolato ancora calde. Buonissime!
Grazie per i complimenti, nipotina! Devo ammettere che anche per me la ciambella ha il suo fascino in quanto ricordo dell'infanzia, ormai lontana, quando alle scuole elementari mi fermavo alla pasticceria Delices tutte le mattine per la ciambella fritta da portare a scuola, corredata anche da una caramella di zucchero, gentile omaggio fatto ai bimbi dalla padrona della pasticceria (costo 15 lire!). Resta, tuttavia, uno dei miei dolci preferiti!
RispondiEliminaCara zia, bello sapere che tanti anni prima di me, correvi bimbetta verso la tua ciambella zuccherosa! Sappi comunque che prima o poi mi munirò di carta e penna e trascriverò tutte le ricette pugliesi di cui hai memoria (perché non l'ho ancora fatto??). Un abbraccio
RispondiEliminaQuando vorrai ti renderò edotta sulle ricette salentine! A presto
Eliminada noi si chiamano bomboloni penso siano in assoluto i dolci ai quali non riesco a resistere
RispondiEliminasempre ottime e gustosissime ^^
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