Qualche giorno e qualche post fa, in un altro blog, si fantasticava di aprire una piccola pasticceria, una di quelle cose che si sogna di fare con un'amica che come noi condivide gioie e dolori della cucina, iniziando magari per gioco o nei ritagli di tempo, ma con la convinzione che anche un piccolo sogno può diventare...
no, non lo dirò...anzi si, lo dirò con tutta le retorica di cui sono capace...ebbene, che anche un piccolo sogno può diventare qualcosa di grande.
Di sogni ultimamente ne ho avuti molti e ho intrapreso molte strade lasciandomi guidare dai più svariati entusiasmi. Mi chiedo quando arriva il momento in ciascuno di noi in cui si sente che vale la pena sacrificare tutto il resto per dedicarsi a qualcosa che ci si svela colpendoci come un'onda improvvisa. Mi chiedo quando arriverà questo momento nella mia vita, che ancora è invischiata nel caotico desiderio di fare mille cose, indagare mondi, scoprirsi e riconoscersi innumerevoli volte. La cucina - e il blog fatto di parole che a volte escono a fatica, altre mi precedono - è l'interesse più costante di un anno molto tormentato e bellissimo. Uno spazio, un rettangolo bianco da riempire con il pretesto di condividere ricette ma con in fondo il forte desiderio di trovare una mia forma, una mia espressione che siano autentiche.
Lasciamo quindi che il sogno continui a farci sognare.
Questo dolce è il mio primo tentativo con le torte farcite e devo ringraziare la cara Luna che con il suo blog e le sue ricette mi ha fatto venire voglia di provarci!! Una bella fettona di questa torta è indubbiamente per lei.
Ingredienti:
per l'impasto
5 uova
2 etti di burro
200 gr di amaretti
3 cucchiai di fecola
3 cucchiai di farina
6 cucchiai di zucchero
100 gr di cioccolata fondente
1 bustina di lievito
1 bicchierino di cognac
per la farcia
3 tuorli
75 gr di zucchero
30 gr di farina
375 ml di latte
1 baccello di vaniglia
50 gr di cioccolata fondente
per la guarnizione
250 ml di panna fresca
scagliette di cioccolata
Questa ricetta nasce come semplice torta all'amaretto ed è stata "tramandata" a mia madre da una sua amica. Tendo in genere a diffidare di ricette poco precise circa le quantità, soprattutto se si tratta di dolci, ma posso garantire sulla sua riuscita (se avete la mia stessa tendenza potete pesare le cucchiaiate per successive preparazioni!). Io ho preferito lasciare inalterata la ricetta, così come probabilmente è arrivata a mia madre per finire su un foglio a quadretti scritto in fretta dalla sottoscritta sotto dettatura telefonica. Mi piace ricordarmi di una ricetta anche da questi dettagli insignificanti...
Iniziare sbriciolando gli amaretti ottenendo una farina abbastanza fina. Amalgamare lo zucchero con i tuorli delle uova fino a renderlo spumoso. Aggiungere il burro ammorbidito e continuare a mescolare. Al composto integrare gradualmente le farine con gli amaretti sbriciolati, il cioccolato tritato, il lievito e il cognac. Alla fine unire le chiare montate a neve con un pizzico di sale mescolandole con una spatola al composto. Lavorare l'impasto fino a renderlo omogeneo. Ricoprire una tortiera con della carta da forno (o imburrarla e infarinarla) e versarvi il composto facendolo cuocere a forno preriscaldato a 160° per circa 50 minuti. Prima di sfornare fate la prova dello stecchino, in caso prolungate la cottura di altri cinque minuti. Durante la cottura dell'impasto potete preparare la crema. In un pentolino fate bollire il latte con il baccello tagliato per il lungo. Filtrarlo per eliminare i semini della vaniglia e lasciarlo da parte. In una terrina versare i tuorli con lo zucchero e montarli con le fruste. Aggiungere la farina setacciata e unire infine il latte a filo premurandosi di mescolare il composto con una spatola o un cucchiaio, mettendo da parte le fruste. Mettere infine il composto sul fuoco mescolando senza mai fermarsi fino a quando la crema non raggiunga la sua consistenza. A questo punto spegnete il fornello e fate sciogliere nella crema la cioccolata fondente fino ad ottenere la vostra crema al cioccolato.
Dopo aver fatto completamente raffreddare il dolce, spaccarlo a metà e spalmarlo con la crema (forse ve ne avanzerà una o due cucchiate che potrete utilizzare come la fantasia del momento vi suggerisce!). Adagiare il coperchio sulla farcitura, montare la panna e spalmarla sulla superficie e sui lati del dolce. Ricoprire infine con scagliette di cioccolata. Una vera bomba!
Che delizia questa torta! Peccato che sia a dieta per cause di forza maggiore e dovrò attendere l'inverno per assaggiarla! Mi è concesso un pò di gelato alla frutta....soltanto....e con poco zucchero! Mi rifarò alla prossima occasione!
RispondiEliminaL'importante è non privarsi mai completamente di qualcosa di dolce, il gelato mi sembra un buon compresso tra linea a gusto!!!
EliminaUn bacione grande :)
p.s. per me non è gelato se non è cioccolato, ma confesso che ripiego spesso sulla frutta che mi disseta molto di più...
Ma tu sei davvero un tesoro! Un lunedì come un altro, forse un po' più pesante degli altri: speranze sfiorite, grattacapi da risolvere, il peso di un'intera settimana (anche se un pochetto più corta per via del santo patrono) davanti, che iniziarla è proprio durissima. E poi ti trovo questa torta meravigliosa, la dedica di una fetta tutta per me, l'idea di una condivisione che va oltre "il rettangolo bianco da riempire".
RispondiEliminaEd ecco che le cose appaiono sotto un'altra luce.
Più bella, più dolce, più rassicurante e incoraggiante.
Sono io che ringrazio te: questa torta mi piace tantissimo, con gli amaretti nell'impasto, la sua farcia e la sua copertura pannosa e piena di scagliette.
E non faticherei, eventualmente, nemmeno a trovare un impiego a quelle due cucchiaiate di crema in esubero...
Sai, sono in attesa di quel tuo stesso momento, mi chiedo se arriverà mai, quell'onda improvvisa e che aspetto avrà, sotto quale forma mi si paleserà...ma non è affatto male, nel frattempo, cullare i nostri piccoli grandi sogni.
Con tutta la retorica possibile, sì , che male certamente non fa!
Ti abbraccio forte forte, cara Betel.
E mi porto via, felice e commossa, la mia fetta di gioia pura.
I sogni sono belli da sognare, anche in mezzo alle mille difficoltà di ogni giorno, quelle dentro di noi e quelle che non sempre riusciamo a controllare e che ci attraversano. E fa parte del sogno anche offrire una fetta di torta virtuale, aspettando che in quell'onda - un giorno - ci siano anche chiacchiere e risate davanti ad una torta vera.
EliminaUn abbraccio cara Luna e fai una bella e sonora linguaccia alla settimana che inizia...
Un baciotto